VOX ITALIA

Relazione del presidente di CAPOSALDO a Roma – sabato 14 settembre – alla Costituente del Partito VOX ITALIA

Mi chiamo Paolo Emilio Bogni e sono presidente di CAPOSALDO Bergamo.
CAPOSALDO Bergamo porta i saluti a tutti i convenuti di questa Assemblea, ringrazia gli organizzatori di INTERESSE NAZIONALE per averci invitato e saluta personalmente Diego Fusaro, per dieci volte nostro ospite a Bergamo in questi sette anni.
CAPOSALDO valuta con molta attenzione i risultati e i contenuti dei lavori dell’assise odierna e indica con forza i propri punti con i quali potrebbe contribuire ad aiutare un MOVIMENTO POLITICO che sensatamente voglia dar vita alla Rinascita del nostro Popolo e dello Stato Italiano all’oggi massacrati dall’Epoca capitalista e dalla legge dei suoi mercati, siano essi quello produttivo che – soprattutto – quello finanziario.
VOX ITALIA – se veramente vuole incidere nella Storia e nella Rinascita del nostro Popolo – deve da subito indicare esplicitamente almeno tre principali OBIETTIVI STRATEGICI di fondo della sua Azione politica:

1) Perseguire il COMUNITARISMO in Politica, attraverso il raggiungimento delle 7 Sovranità e della vera Democrazia realizzata.
2) Adottare l’ANTICAPITALISMO e perseguire il SOCIALISMO COOPERATIVO in Economia, attraverso un graduale percorso di transizione tattica che preveda una fase iniziale di de-globalizzazione del capitale, un ritorno al capitalismo intermedio nazionale e – infine – alla fuoriuscita da esso per giungere alla nuova Economia Comunitaria.
3) Lavorare per l’EURASIATISMO in Geopolitica, ove sussunto a essa vi sta la fondamentale riappropriazione di una vera sovranità militare all’oggi negata dalla presenza sul suolo italiano di 117 basi militari a guida statunitense. Sovranità da raggiungere in un processo per il quale la vecchia Europa si alleerà – alla pari – con il mondo asiatico e nordafricano.

Andiamo ora nel dettaglio degli ambiti più specifici di questi tre grandi obiettivi strategici.

a) Il primo obiettivo, quello inerente alla POLITICA, da intendersi come la Scienza operativa del BENE COMUNE, prevede la Rinascita della Comunità italiana attraverso la vera realizzazione della Democrazia partecipata da parte del Popolo. E’ necessario l’immediato ripristino del primato della politica sull’economia. Il Popolo realizza la Democrazia – esercitando il suo volere e potere – attraverso il proprio massimo livello istituzionale, vale a dire lo Stato. Lo Stato – per essere garante della realizzazione della Democrazia partecipata – deve avocare a sé 7 SOVRANITA’ totalmente e vergognosamente perdute. All’oggi – questo Stato italiano servo del grande capitale e dell’alta finanza – non ne ha nemmeno una. Queste 7 Sovranità sono indissociabili l’una dall’altra. Uno Stato – cioè – per essere veramente SOVRANO, o le ha TUTTE e 7, oppure NON E’ SOVRANO. Esse sono le seguenti:


a1) SOVRANITA’ POLITICA in senso stretto. Oggi siamo una Colonia degli Stati Uniti d’America e sopravviviamo all’interno del “protettorato” del Trattato di Maastricht e dalla dipendenza usuraia della BCE. Dobbiamo sottrarci dalle influenze dei primi e svincolarci dai secondi.


a2) SOVRANITA’ GEOPOLITICA (a cui è sussunta la Sovranità militare). Nell’attuale mancanza di questa Sovranità si coniugano la vergognosa sottomissione militare alle basi straniere americane e a quelle Nato e l’intromissione dell’imperialismo americano e delle potenze capitaliste globali in merito al coatto flusso migratorio di africani e asiatici sul nostro territorio nazionale e continentale, al fine di creare un meticciato che abbia il doppio scopo di annullare le identità culturali delle Comunità europee e per aumentare l’esercito industriale di riserva al servizio del sistema capitalista produttivo.


a3) SOVRANITA’ ECONOMICA Le leggi di sviluppo del capitalismo produttivo rendono i nostri popoli e le nostre comunità sempre più soggette a precarietà esistenziali, lavorative e sociali. Il popolo è sempre più in sofferenza, stante l’aumento dei suicidi, fallimenti, licenziamenti, disoccupazione e impoverimento progressivo. La fascia della sofferenza popolare comprende i lavoratori salariati e dipendenti, i piccoli e medi imprenditori (che nel breve periodo tattico-transitorio vanno aiutati), i commercianti, i liberi professionisti, i disoccupati, gli emarginati gravi e i disabili. Il sistema del capitalismo globale, inoltre, astutamente crea artificiali guerre tra questi gruppi di poveri al fine di tenerli divisi. Bisogna tendere a un’Economia sociale e comunitaria. La nuova figura antropologica e sociale sarà quella dell’IMPRENDITORE SOCIALE E COMUNITARIO, espressione della collegialità dei mezzi di produzione. Dunque, bisognerà tendere – in prospettiva – all’abolizione della proprietà privata dei mezzi di produzione. Senza se e senza ma, siappure con una gradualità transitoria e tattica. Lo Stato, riappropriandosi di alcuni settori chiave dell’economia e rafforzando lo Stato sociale, sarebbe garante di questa transizione dal capitalismo alla nuova Economia Comunitaria. Il Capitale non ama le Patrie e le sta distruggendo. E chi ama le Patrie non può amare il Capitale. La proprietà privata dei mezzi di produzione – in concerto con l’altrettanto deleteria proprietà privata dell’emissione e del prestito della moneta a corso forzoso (Euro qui da noi, ma anche il Dollaro per i poveri cittadini americani) per chi non l’avesse ancora capito, è (sono) il motorino di avviamento dei processi di sviluppo disumani e vergognosi del Capitale. Quindi chi ama la Patria – e non vuole cadere in contraddizione – deve essere ipso facto ANTICAPITALISTA!! Anticapitalista finanziario e anticapitalista produttivo! Altrimenti è qualcos’altro, ma non un Antagonista a questo sistema di cose, anche se continua a dire “Amo la Patria..”, sia essa l’Italia o la Padania.


a4) SOVRANITA’ MONETARIA Le leggi di sviluppo del capitalismo finanziario (più potente dello stesso capitalismo produttivo. Non abbiamo tempo, però, in questa sede per analizzare i motivi tecnici per i quali il banchiere è nettamente più potente dell’imprenditore capitalista produttivo) creano monete-debito, strumenti finanziari e titoli borsistici che parassitano il già colpevole capitalismo produttivo (gli ambiti finanziario e produttivo sono aspetti però complementari e inscindibili dell’UNICO fenomeno capitalista). Bisogna tendere all’abolizione di qualsivoglia strumento finanziario e titolo borsistico e costituire una moneta realmente ed effettivamente sovrana (emessa e prestata solo ed esclusivamente dallo Stato), con l’abolizione delle banche centrali – e creazione immediata di un Ministero della Moneta popolare sovrana – e la nazionalizzazione a costo zero di banche commerciali. Una volta nazionalizzate, esse sarebbero filiali territoriali anch’esse dipendenti dal ministero della moneta popolare sovrana. Ripeto per chi non l’avesse capito: l’abolizione delle banche centrali (primo provvedimento) e la nazionalizzazione a costo zero di banche commerciali (secondo provvedimento), oltre che l’immediata creazione ex novo di un Ministero della Moneta popolare sovrana. Per giungere ad una EFFETTIVA e REALE Sovranità Monetaria, una Comunità nazionale (o una Federazione di Comunità nazionali) deve procedere sia all’emissione diretta della MONETA (senza controvalori aurei e senza controvalori in Titoli di Stato), sia al prestito della MONETA a corso forzoso, in regime di TOTALE e ASSOLUTO MONOPOLIO!! E sia chiaro da subito che uno Stato a moneta sovrana non emette Titoli di Stato ma emette solo e soltanto moneta! E altrettanto chiaro deve essere che è assurdo proporre flat-tax, reddito di cittadinanza o reddito di maternità se la moneta che li finanzia è l’Euro prestata dagli usurai della BCE. E’ lo Stato che deve gestire la MONETA per conto del POPOLO, non soggetti parassiti privati, vale a dire l’intero sistema bancario globale attuale. Tutto questo va legato, inoltre, alla messa fuorilegge delle Borse valori, anche se – su questo punto – dovremo coalizzare i nostri sforzi con altre forze politiche di altre Nazioni. Totalmente inutili sono le false – FALSISSIME – proposte di sovranità monetarie quali la MMT o il famigerato ritorno alla Lira. Antonio Maria Rinaldi, Claudio Borghi Aquilini, Alberto Bagnai e l’extraparlamentare Paolo Barnard hanno miseramente fallito la loro missione in quanto le loro proposte in materia di sovranità monetaria erano già deboli e fuorvianti nel loro contenuto teorico, e la debolezza – foriera di impotenza politica – consiste nella sopravvivenza – nelle elaborazioni di questi quattro personaggi – dei Titoli di Stato come base materiale di un debito pubblico da mantenere “virtuosamente” in vita.


a5) SOVRANITA’ ALIMENTARE. L’Italia deve riappropriarsi della propria alimentazione tradizionale (ricchissima e variegata) e mettere capo a un programma di maggior autosufficienza possibile in termini di approvvigionamento alimentare (e a tal scopo deve uscire dai Trattati WTO e CETA,..) e – soprattutto – eliminare ogni coltivazione OGM e acquisto dall’estero di queste porcherie. L’Italia deve rivitalizzare la cucina mediterranea, le vecchie trattorie, rinforzare aree di agriturismo e far rinascere i centri storici di paesi e città con luoghi accoglienti di sana e genuina ristorazione. Contemporaneamente, deve progressivamente abolire la presenza sul suolo italiano delle varie catene alimentari globaliste da “fast food” (Mc Donald’s, Burghy,..) che sono un cancro metabolico e un attacco anche alla nostra identità culturale.


a6) SOVRANITA’ SANITARIA. La Politica ha l’obbligo di vigilare sulla Salute e il Benessere (spirituale, psichico e fisico) di ogni persona e della Comunità. Oggi – nell’Epoca del capitalismo assoluto – ogni persona è obbligata a vivere a lungo (che in sé è elemento astrattamente positivo..) ma – all’interno di questa vita mediamente allungata – questa persona deve essere il più possibile malata cronica, vivendo in uno stato perenne di FARMACODIPENDENZA obbligatoria. All’interno della Farmacodipendenza vi è anche quell’odiosa istanza dell’obbligatorietà di vaccinazione di massa in età infantile da rigettare, così come da contrastare sono i fenomeni interni sia alla Geoingegneria che all’Ingegneria genetica, veri e propri attacchi alla nostra umanità, nei suoi aspetti di Coscienza, Fisico e Psiche. Non vanno dimenticate, inoltre, tutte le catastrofi ambientali ed ecologiche provocate in questi secoli dal sistema capitalista globale.


a7) SOVRANITA’ EDUCATIVA. Il discorso Educazione è lungo e tortuoso. L’Educazione è il fondamento per la rinascita spirituale, culturale, comunitaria e politica. L’Educazione è la via obbligatoria per realizzare integralmente l’Essere potenziale (e meraviglioso) della Natura umana. Il livello storico-mondano dell’Essere è l’Essere politico e comunitario (l’Essere sociale) che si sviluppa in diversi momenti ed è intorno ad essi che si costituisce una Polis comunitaria che possa umanamente e veramente realizzare le Sette Sovranità.


– A latere del discorso sulle 7 Sovranità da raggiungere, occorre aprire qui – da subito – il discorso sull’attuale fenomeno (voluto dal sistema capitalista) denominato sovranismo. Questo fenomeno – ideologicamente imposto per neutralizzare le vere istanze di sovranità – in realtà maschera le attività politiche del globalismo (o mondialismo) di destra. Perché in effetti ai vari Matteo Salvini, Viktor Orban, Donald Trump, Marine Le Pen e Giorgia Meloni delle 7 sovranità sopracitate non interessa nulla, MA PROPRIO NULLA, essendo loro – questi simpatici personaggi – oggettivamente amici e servi del sistema capitalista, camerieri ubbidienti dell’imperialista americano che occupa militarmente l’Europa, servi scodinzolanti del sionismo giudaico dello stato che ha distrutto la Palestina e – infine – ipocriti contestatori iniziali dell’euro a cui però si sono prostrati in ginocchio appena giunti nella stanze dei maggiordomi.


VOX ITALIA deve stare ben lontano dai globalisti (mondialisti) di destra (oltre – beninteso – che dai globalisti di sinistra.. e sull’indecenza di personaggi come Emma Bonino, Sergio Mattarella, Nicola Zingaretti e Laura Boldini nemmeno perdiamo il nostro tempo discorsivo..) e deve contrastare il Gianroberto Casaleggio dei sovranisti, vale a dire il signor Steve Bannon. VOX ITALIA non è e non deve essere la versione dell’ala destra del partito repubblicano statunitense.

b) Il secondo obiettivo, quello inerente l’ECONOMIA, prevede strategicamente l’abolizione delle tre proprietà private che generano i tre crimini del sistema capitalista, vale a dire il parassitismo, lo sfruttamento e l’alienazione. Le tre proprietà private da abolire – nella prospettiva strategica – sono (1) la proprietà privata dei mezzi di produzione, (2) la proprietà privata dell’emissione e prestito della moneta a corso forzoso allo Stato – e qui ricordiamo la truffa monetaria del debito pubblico -, (3) la proprietà privata dell’emissione e prestito della moneta a corso forzoso al Popolo (famiglie, associazioni, singole persone, piccola e media impresa) – e qui ricordiamo la truffa monetaria del debito privato -.

– Per fuoriuscire dal sistema capitalista globale, occorre – però – gradualità e occorrono provvedimenti intermedi, transitori e tattici:
il primo consiste nel de-globalizzare il capitale.
Lo Stato deve progressivamente emanciparsi dagli attuali trattati internazionali del libero commercio e da quelli che regolano l’attuale politica monetaria. Questa emancipazione comporta fuoriuscite parziali e a tappe. Devono essere – però – iniziate e messe in agenda da subito.
Il secondo consiste nel Transitorio ritorno a un capitalismo nazionale (e SOLO qui è utile Maynard Keynes..). E’ necessaria una rapida Nazionalizzazione – da parte dello Stato – di quei comparti e ambiti (dell’attuale sistema capitalista) che rappresentano i momenti strategici della Vita di una Nazione e delle sue Comunità (energia, trasporti, infrastrutture, previdenza, assistenza, difesa,..). In più, bisogna:
Rivitalizzare comunitariamente il tessuto della piccola e media impresa, attraverso sgravi fiscali; avere maggiore dialogo con i corpi intermedi delle libere professioni, del piccolo commercio e della rete degli esercenti (negozi e attività minute), convergendo la produzione e consumo verso una sobria, essenziale e creativa economia di sussistenza il più possibile autocentrata, con spostamento delle merci e servizi prossimi al KM zero.
Rinforzare lo Stato sociale favorendo il reddito da lavoro, diritti del lavoro, famiglie e persone bisognose.
Inoltre, nella transizione e nella modalità tattica, occorre incentivare e promuovere i seguenti ambiti:
la Cooperazione sociale quale primo tentativo di condivisione sociale dei mezzi di produzione e il recupero della centralità della persona e della comunità; monete complementari e/o alternative locali; l’Economia di Baratto; le banche del tempo; l’agricoltura biologica; l’artigianato locale; un’alimentazione sana con prodotti locali controllati in ogni passaggio della filiera; occorre promuovere una visione olistica della persona e della comunità conciliando un’alimentazione sana con la ricerca del benessere e della salute genuina; promuovere medicine tradizionali e alternative (aromaterapia, naturopatia, micoterapia, fitoterapia, omeopatia, etcc.) che focalizzano l’attenzione sulla causa della malattia o del malessere psichico o fisico e non solo sul sintomo, preoccupandosi della totalità della persona e non solo del singolo malessere o della singola malattia; introdurre e promuovere – anche a livello scolastico – forme di insegnamento che olisticamente educhino all’equilibrio armonico tra corpo e spirito (yoga, tantra, meditazione,..) integrandole con le già presenti religioni tradizionali, mantenendo sempre la centralità dello Stato come sintesi dei valori di una Comunità. Equilibrio – questo – distrutto da secoli di capitalismo assassino e rapace.

c) Il terzo obiettivo, quello inerente la GEOPOLITICA, consiste nell’Incentivare scambi commerciali inter-euroasiatici (Europa atlantica e centrale, NordAfrica, Mediterraneo, Russia, Cina, Est Europa e Asia).
Iniziare un processo di fuoriuscita dell’Italia dalla NATO, dal Trattato di Maastricht; promuovere una politica di alleanze verso Est e una politica di buon vicinato nel Mediterraneo – e qui dovrà essere affrontato di petto il problema di Israele -, ridiscutendo la ragion d’Essere della nuova Europa de-americanizzata, in cui è da mettere necessariamente in agenda l’allontanamento delle truppe militari americane o quelle legate al patto atlantico.
Per concludere tre cose vanno aggiunte:
1) Attenzione (molta attenzione!!) che la figura di Diego Fusaro non venga fatta oggetto delle attenzioni da parte del sistema – anche in forme sottili – come lo sono state le figure – ad esempio, tra le tante – di Fausto Bertinotti, Matteo Salvini e – soprattutto – quella del comico Beppe Grillo. E’ vero che Diego ha anticorpi molto più potenti di quelli dei tre personaggi sopracitati (e se non li avesse, CAPOSALDO ora non sarebbe qui in questa Sala..). E’ nostro dovere – però – fare molta attenzione, anche nei dettagli apparentemente più insignificanti.
2) VOX ITALIA – pur nella sua radicalità rivoluzionaria – deve naturalmente essere predisposta all’inclusività e al dialogo con i mondi dell’Associazionismo culturale, sportivo, del volontariato e del tempo libero, con il mondo sindacale, dei corpi intermedi produttivi (legati alla piccola e media imprenditoria), ai gruppi sensibili all’alimentazione sana e alla salute genuina, tutti mondi finora derisi o trattati come fenomeni pittoreschi (n.b.: è certo che bisogna distinguere le porcherie filosistematiche della New Age o del neo-spiritualismo da quella che è invece una seria spiritualità, è OVVIO..) ma in realtà, selezione permettendo, questi mondi possono contribuire – se ascoltati – a formare un pensiero e un’azione veramente critici e propositivi per un cambiamento epocale che deve essere la stella polare di VOX ITALIA.
3) VOX ITALIA non può presentarsi solamente come “partito keynesiano”. Lord Maynard Keynes è utile solo e soltanto in alcuni passaggi transitori e tattici. Per gli OBIETTIVI STRATEGICI è insufficiente – ALTAMENTE INSUFFICIENTE -. VOX ITALIA non è e non deve essere la versione italiana dell’ala sinistra del partito democratico statunitense. Prima di Keynes, ci sono almeno quindici pensatori ben più importanti a cui rivolgere il nostro sguardo. Non li citiamo noi. Li citerebbe Diego Fusaro. Con il solo Keynes, non si esce dalla Caverna di Platone, non c’è fuoriuscita dal Dispositivo tecnico planetario di Heidegger, non si percorre un cammino di emancipazione dall’Alienazione di Marx né – tantomeno – si evade dalla Gabbia d’acciaio di Weber.

Vi ringrazio per l’attenzione e ci auguriamo che CAPOSALDO Bergamo possa partecipare alla nascita di questo nuovo Movimento politico.
Paolo Emilio Bogni