di Ciocca Andrea
Nell’apocalisse dell’informazione, che questo particolare momento porta ad esserne investiti, è difficile scorgere con assoluta certezza gli obbiettivi finali delle élite globali.
Si può però intravedere il solco tracciato dai loro camerieri democratici che, in ogni Stato del cosiddetto mondo occidentale, ne portano avanti l’agenda.
Tracciabilità, vaccinazioni di massa, sperimentazione sociale, 5G, privazioni delle più basilari libertà personali, impoverimento planetario, bavaglio all’informazione alternativa, sembra che il Nuovo Ordine Mondiale abbia deciso di dare un’accelerata decisiva per affermare il suo dominio.
Chi ancora crede che tutto ciò sia frutto della fantasia di complottisti, è un ingenuo col quale non vogliamo più perdere tempo. E’ inutile cercare di veicolare messaggi a coloro i quali hanno un bassissimo livello di coscienza e consapevolezza. E’ tempo perso, e il tempo ora stringe. Non ne abbiamo più. Sono passati quasi ottant’anni – ove i vari governi democratici di destra e di sinistra si sono alternati riempiendovi la testa dei medesimi falsi problemi – per poter accrescere coscienza e consapevolezza. Abbiamo ripetuto in mille lingue chi erano i dominanti e i dominati, i carnefici e le vittime. Non ci avete ascoltato. Ingabbiati nel vortice del capitalismo, del mondo dell’avere, avete perpetrato la vostra vita nella routine asfissiante senza mai porvi socraticamente delle domande che vi avrebbero portato, per lo meno, nel campo del dubbio.
Non rimpiangiamo il mondo che gli zerbini del regime ci dicono che non ci sarà più. L’abbiamo sempre criticato e non saremo noi ad idolatrarlo adesso. In fondo di quale normalità parlano? La civiltà moderna non ci appartiene e non è mai stata nostra fonte di attrazione. E come potremmo esserne attratti dal momento in cui essa è l’artefice della corruzione, se non della distruzione, dei valori della Tradizione che altro non sono che i valori naturali dell’essere. Onore, coraggio, rispetto, fedeltà, socialità… valori dissoluti, per far spazio alla società del darwinismo sociale, dove il più forte vince e il più debole soccombe. Di quale libertà parlano? Della libertà di possedere il futile? Di poter dire e fare ciò che si vuole senza il minimo rispetto dell’altro? Sbandierano ai quattro venti la parola “libertà”, ma sempre ben attenti a far emergere il suo vero significato: l’essere padrone del proprio destino di uomini e di popolo.
Come detto non rimpiangiamo le barriere del Capitale, ma rivendichiamo le basilari libertà dell’uomo. Rifiutiamo quindi l’immobilismo affibbiatoci dal regime democratico, incarcerandoci in un surrogato di arresti domiciliari. Se al popolo gli è precluso di essere padrone del proprio destino già dalla fine del secondo conflitto mondiale, lo sia per la nostra cameratesca Comunità, che da sempre ha fatto a spallate nelle strette maglie del capitalismo. Che cosa significa essere padrone del proprio destino? Significa che vogliamo essere liberi di decidere il nostro futuro rigettando le dinamiche imposte dal Nuovo Ordine Mondiale, ove la vita è controllata e digitalizzata in ogni suo respiro; essere liberi di decidere, in caso di malattia, la terapia idonea alla nostra persona senza seguire protocolli preconfezionati; essere liberi di pensare ed agire in modo alternativo senza per forza seguire, come la massa umanoide che ci circonda, l’informazione di regime; infine vogliamo essere liberi di decidere quando e come morire…e se la morte ci dovesse venire a prendere la vogliamo guardare, senza paura, dritta negli occhi. “Esse est causa sui” l’essere è causa di se stesso, noi lo sappiamo bene e lo rivendichiamo a gran voce.