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VOX ITALIA

Relazione del presidente di CAPOSALDO a Roma – sabato 14 settembre – alla Costituente del Partito VOX ITALIA

Mi chiamo Paolo Emilio Bogni e sono presidente di CAPOSALDO Bergamo.
CAPOSALDO Bergamo porta i saluti a tutti i convenuti di questa Assemblea, ringrazia gli organizzatori di INTERESSE NAZIONALE per averci invitato e saluta personalmente Diego Fusaro, per dieci volte nostro ospite a Bergamo in questi sette anni.
CAPOSALDO valuta con molta attenzione i risultati e i contenuti dei lavori dell’assise odierna e indica con forza i propri punti con i quali potrebbe contribuire ad aiutare un MOVIMENTO POLITICO che sensatamente voglia dar vita alla Rinascita del nostro Popolo e dello Stato Italiano all’oggi massacrati dall’Epoca capitalista e dalla legge dei suoi mercati, siano essi quello produttivo che – soprattutto – quello finanziario.
VOX ITALIA – se veramente vuole incidere nella Storia e nella Rinascita del nostro Popolo – deve da subito indicare esplicitamente almeno tre principali OBIETTIVI STRATEGICI di fondo della sua Azione politica:

1) Perseguire il COMUNITARISMO in Politica, attraverso il raggiungimento delle 7 Sovranità e della vera Democrazia realizzata.
2) Adottare l’ANTICAPITALISMO e perseguire il SOCIALISMO COOPERATIVO in Economia, attraverso un graduale percorso di transizione tattica che preveda una fase iniziale di de-globalizzazione del capitale, un ritorno al capitalismo intermedio nazionale e – infine – alla fuoriuscita da esso per giungere alla nuova Economia Comunitaria.
3) Lavorare per l’EURASIATISMO in Geopolitica, ove sussunto a essa vi sta la fondamentale riappropriazione di una vera sovranità militare all’oggi negata dalla presenza sul suolo italiano di 117 basi militari a guida statunitense. Sovranità da raggiungere in un processo per il quale la vecchia Europa si alleerà – alla pari – con il mondo asiatico e nordafricano.

Andiamo ora nel dettaglio degli ambiti più specifici di questi tre grandi obiettivi strategici.

a) Il primo obiettivo, quello inerente alla POLITICA, da intendersi come la Scienza operativa del BENE COMUNE, prevede la Rinascita della Comunità italiana attraverso la vera realizzazione della Democrazia partecipata da parte del Popolo. E’ necessario l’immediato ripristino del primato della politica sull’economia. Il Popolo realizza la Democrazia – esercitando il suo volere e potere – attraverso il proprio massimo livello istituzionale, vale a dire lo Stato. Lo Stato – per essere garante della realizzazione della Democrazia partecipata – deve avocare a sé 7 SOVRANITA’ totalmente e vergognosamente perdute. All’oggi – questo Stato italiano servo del grande capitale e dell’alta finanza – non ne ha nemmeno una. Queste 7 Sovranità sono indissociabili l’una dall’altra. Uno Stato – cioè – per essere veramente SOVRANO, o le ha TUTTE e 7, oppure NON E’ SOVRANO. Esse sono le seguenti:


a1) SOVRANITA’ POLITICA in senso stretto. Oggi siamo una Colonia degli Stati Uniti d’America e sopravviviamo all’interno del “protettorato” del Trattato di Maastricht e dalla dipendenza usuraia della BCE. Dobbiamo sottrarci dalle influenze dei primi e svincolarci dai secondi.


a2) SOVRANITA’ GEOPOLITICA (a cui è sussunta la Sovranità militare). Nell’attuale mancanza di questa Sovranità si coniugano la vergognosa sottomissione militare alle basi straniere americane e a quelle Nato e l’intromissione dell’imperialismo americano e delle potenze capitaliste globali in merito al coatto flusso migratorio di africani e asiatici sul nostro territorio nazionale e continentale, al fine di creare un meticciato che abbia il doppio scopo di annullare le identità culturali delle Comunità europee e per aumentare l’esercito industriale di riserva al servizio del sistema capitalista produttivo.


a3) SOVRANITA’ ECONOMICA Le leggi di sviluppo del capitalismo produttivo rendono i nostri popoli e le nostre comunità sempre più soggette a precarietà esistenziali, lavorative e sociali. Il popolo è sempre più in sofferenza, stante l’aumento dei suicidi, fallimenti, licenziamenti, disoccupazione e impoverimento progressivo. La fascia della sofferenza popolare comprende i lavoratori salariati e dipendenti, i piccoli e medi imprenditori (che nel breve periodo tattico-transitorio vanno aiutati), i commercianti, i liberi professionisti, i disoccupati, gli emarginati gravi e i disabili. Il sistema del capitalismo globale, inoltre, astutamente crea artificiali guerre tra questi gruppi di poveri al fine di tenerli divisi. Bisogna tendere a un’Economia sociale e comunitaria. La nuova figura antropologica e sociale sarà quella dell’IMPRENDITORE SOCIALE E COMUNITARIO, espressione della collegialità dei mezzi di produzione. Dunque, bisognerà tendere – in prospettiva – all’abolizione della proprietà privata dei mezzi di produzione. Senza se e senza ma, siappure con una gradualità transitoria e tattica. Lo Stato, riappropriandosi di alcuni settori chiave dell’economia e rafforzando lo Stato sociale, sarebbe garante di questa transizione dal capitalismo alla nuova Economia Comunitaria. Il Capitale non ama le Patrie e le sta distruggendo. E chi ama le Patrie non può amare il Capitale. La proprietà privata dei mezzi di produzione – in concerto con l’altrettanto deleteria proprietà privata dell’emissione e del prestito della moneta a corso forzoso (Euro qui da noi, ma anche il Dollaro per i poveri cittadini americani) per chi non l’avesse ancora capito, è (sono) il motorino di avviamento dei processi di sviluppo disumani e vergognosi del Capitale. Quindi chi ama la Patria – e non vuole cadere in contraddizione – deve essere ipso facto ANTICAPITALISTA!! Anticapitalista finanziario e anticapitalista produttivo! Altrimenti è qualcos’altro, ma non un Antagonista a questo sistema di cose, anche se continua a dire “Amo la Patria..”, sia essa l’Italia o la Padania.


a4) SOVRANITA’ MONETARIA Le leggi di sviluppo del capitalismo finanziario (più potente dello stesso capitalismo produttivo. Non abbiamo tempo, però, in questa sede per analizzare i motivi tecnici per i quali il banchiere è nettamente più potente dell’imprenditore capitalista produttivo) creano monete-debito, strumenti finanziari e titoli borsistici che parassitano il già colpevole capitalismo produttivo (gli ambiti finanziario e produttivo sono aspetti però complementari e inscindibili dell’UNICO fenomeno capitalista). Bisogna tendere all’abolizione di qualsivoglia strumento finanziario e titolo borsistico e costituire una moneta realmente ed effettivamente sovrana (emessa e prestata solo ed esclusivamente dallo Stato), con l’abolizione delle banche centrali – e creazione immediata di un Ministero della Moneta popolare sovrana – e la nazionalizzazione a costo zero di banche commerciali. Una volta nazionalizzate, esse sarebbero filiali territoriali anch’esse dipendenti dal ministero della moneta popolare sovrana. Ripeto per chi non l’avesse capito: l’abolizione delle banche centrali (primo provvedimento) e la nazionalizzazione a costo zero di banche commerciali (secondo provvedimento), oltre che l’immediata creazione ex novo di un Ministero della Moneta popolare sovrana. Per giungere ad una EFFETTIVA e REALE Sovranità Monetaria, una Comunità nazionale (o una Federazione di Comunità nazionali) deve procedere sia all’emissione diretta della MONETA (senza controvalori aurei e senza controvalori in Titoli di Stato), sia al prestito della MONETA a corso forzoso, in regime di TOTALE e ASSOLUTO MONOPOLIO!! E sia chiaro da subito che uno Stato a moneta sovrana non emette Titoli di Stato ma emette solo e soltanto moneta! E altrettanto chiaro deve essere che è assurdo proporre flat-tax, reddito di cittadinanza o reddito di maternità se la moneta che li finanzia è l’Euro prestata dagli usurai della BCE. E’ lo Stato che deve gestire la MONETA per conto del POPOLO, non soggetti parassiti privati, vale a dire l’intero sistema bancario globale attuale. Tutto questo va legato, inoltre, alla messa fuorilegge delle Borse valori, anche se – su questo punto – dovremo coalizzare i nostri sforzi con altre forze politiche di altre Nazioni. Totalmente inutili sono le false – FALSISSIME – proposte di sovranità monetarie quali la MMT o il famigerato ritorno alla Lira. Antonio Maria Rinaldi, Claudio Borghi Aquilini, Alberto Bagnai e l’extraparlamentare Paolo Barnard hanno miseramente fallito la loro missione in quanto le loro proposte in materia di sovranità monetaria erano già deboli e fuorvianti nel loro contenuto teorico, e la debolezza – foriera di impotenza politica – consiste nella sopravvivenza – nelle elaborazioni di questi quattro personaggi – dei Titoli di Stato come base materiale di un debito pubblico da mantenere “virtuosamente” in vita.


a5) SOVRANITA’ ALIMENTARE. L’Italia deve riappropriarsi della propria alimentazione tradizionale (ricchissima e variegata) e mettere capo a un programma di maggior autosufficienza possibile in termini di approvvigionamento alimentare (e a tal scopo deve uscire dai Trattati WTO e CETA,..) e – soprattutto – eliminare ogni coltivazione OGM e acquisto dall’estero di queste porcherie. L’Italia deve rivitalizzare la cucina mediterranea, le vecchie trattorie, rinforzare aree di agriturismo e far rinascere i centri storici di paesi e città con luoghi accoglienti di sana e genuina ristorazione. Contemporaneamente, deve progressivamente abolire la presenza sul suolo italiano delle varie catene alimentari globaliste da “fast food” (Mc Donald’s, Burghy,..) che sono un cancro metabolico e un attacco anche alla nostra identità culturale.


a6) SOVRANITA’ SANITARIA. La Politica ha l’obbligo di vigilare sulla Salute e il Benessere (spirituale, psichico e fisico) di ogni persona e della Comunità. Oggi – nell’Epoca del capitalismo assoluto – ogni persona è obbligata a vivere a lungo (che in sé è elemento astrattamente positivo..) ma – all’interno di questa vita mediamente allungata – questa persona deve essere il più possibile malata cronica, vivendo in uno stato perenne di FARMACODIPENDENZA obbligatoria. All’interno della Farmacodipendenza vi è anche quell’odiosa istanza dell’obbligatorietà di vaccinazione di massa in età infantile da rigettare, così come da contrastare sono i fenomeni interni sia alla Geoingegneria che all’Ingegneria genetica, veri e propri attacchi alla nostra umanità, nei suoi aspetti di Coscienza, Fisico e Psiche. Non vanno dimenticate, inoltre, tutte le catastrofi ambientali ed ecologiche provocate in questi secoli dal sistema capitalista globale.


a7) SOVRANITA’ EDUCATIVA. Il discorso Educazione è lungo e tortuoso. L’Educazione è il fondamento per la rinascita spirituale, culturale, comunitaria e politica. L’Educazione è la via obbligatoria per realizzare integralmente l’Essere potenziale (e meraviglioso) della Natura umana. Il livello storico-mondano dell’Essere è l’Essere politico e comunitario (l’Essere sociale) che si sviluppa in diversi momenti ed è intorno ad essi che si costituisce una Polis comunitaria che possa umanamente e veramente realizzare le Sette Sovranità.


– A latere del discorso sulle 7 Sovranità da raggiungere, occorre aprire qui – da subito – il discorso sull’attuale fenomeno (voluto dal sistema capitalista) denominato sovranismo. Questo fenomeno – ideologicamente imposto per neutralizzare le vere istanze di sovranità – in realtà maschera le attività politiche del globalismo (o mondialismo) di destra. Perché in effetti ai vari Matteo Salvini, Viktor Orban, Donald Trump, Marine Le Pen e Giorgia Meloni delle 7 sovranità sopracitate non interessa nulla, MA PROPRIO NULLA, essendo loro – questi simpatici personaggi – oggettivamente amici e servi del sistema capitalista, camerieri ubbidienti dell’imperialista americano che occupa militarmente l’Europa, servi scodinzolanti del sionismo giudaico dello stato che ha distrutto la Palestina e – infine – ipocriti contestatori iniziali dell’euro a cui però si sono prostrati in ginocchio appena giunti nella stanze dei maggiordomi.


VOX ITALIA deve stare ben lontano dai globalisti (mondialisti) di destra (oltre – beninteso – che dai globalisti di sinistra.. e sull’indecenza di personaggi come Emma Bonino, Sergio Mattarella, Nicola Zingaretti e Laura Boldini nemmeno perdiamo il nostro tempo discorsivo..) e deve contrastare il Gianroberto Casaleggio dei sovranisti, vale a dire il signor Steve Bannon. VOX ITALIA non è e non deve essere la versione dell’ala destra del partito repubblicano statunitense.

b) Il secondo obiettivo, quello inerente l’ECONOMIA, prevede strategicamente l’abolizione delle tre proprietà private che generano i tre crimini del sistema capitalista, vale a dire il parassitismo, lo sfruttamento e l’alienazione. Le tre proprietà private da abolire – nella prospettiva strategica – sono (1) la proprietà privata dei mezzi di produzione, (2) la proprietà privata dell’emissione e prestito della moneta a corso forzoso allo Stato – e qui ricordiamo la truffa monetaria del debito pubblico -, (3) la proprietà privata dell’emissione e prestito della moneta a corso forzoso al Popolo (famiglie, associazioni, singole persone, piccola e media impresa) – e qui ricordiamo la truffa monetaria del debito privato -.

– Per fuoriuscire dal sistema capitalista globale, occorre – però – gradualità e occorrono provvedimenti intermedi, transitori e tattici:
il primo consiste nel de-globalizzare il capitale.
Lo Stato deve progressivamente emanciparsi dagli attuali trattati internazionali del libero commercio e da quelli che regolano l’attuale politica monetaria. Questa emancipazione comporta fuoriuscite parziali e a tappe. Devono essere – però – iniziate e messe in agenda da subito.
Il secondo consiste nel Transitorio ritorno a un capitalismo nazionale (e SOLO qui è utile Maynard Keynes..). E’ necessaria una rapida Nazionalizzazione – da parte dello Stato – di quei comparti e ambiti (dell’attuale sistema capitalista) che rappresentano i momenti strategici della Vita di una Nazione e delle sue Comunità (energia, trasporti, infrastrutture, previdenza, assistenza, difesa,..). In più, bisogna:
Rivitalizzare comunitariamente il tessuto della piccola e media impresa, attraverso sgravi fiscali; avere maggiore dialogo con i corpi intermedi delle libere professioni, del piccolo commercio e della rete degli esercenti (negozi e attività minute), convergendo la produzione e consumo verso una sobria, essenziale e creativa economia di sussistenza il più possibile autocentrata, con spostamento delle merci e servizi prossimi al KM zero.
Rinforzare lo Stato sociale favorendo il reddito da lavoro, diritti del lavoro, famiglie e persone bisognose.
Inoltre, nella transizione e nella modalità tattica, occorre incentivare e promuovere i seguenti ambiti:
la Cooperazione sociale quale primo tentativo di condivisione sociale dei mezzi di produzione e il recupero della centralità della persona e della comunità; monete complementari e/o alternative locali; l’Economia di Baratto; le banche del tempo; l’agricoltura biologica; l’artigianato locale; un’alimentazione sana con prodotti locali controllati in ogni passaggio della filiera; occorre promuovere una visione olistica della persona e della comunità conciliando un’alimentazione sana con la ricerca del benessere e della salute genuina; promuovere medicine tradizionali e alternative (aromaterapia, naturopatia, micoterapia, fitoterapia, omeopatia, etcc.) che focalizzano l’attenzione sulla causa della malattia o del malessere psichico o fisico e non solo sul sintomo, preoccupandosi della totalità della persona e non solo del singolo malessere o della singola malattia; introdurre e promuovere – anche a livello scolastico – forme di insegnamento che olisticamente educhino all’equilibrio armonico tra corpo e spirito (yoga, tantra, meditazione,..) integrandole con le già presenti religioni tradizionali, mantenendo sempre la centralità dello Stato come sintesi dei valori di una Comunità. Equilibrio – questo – distrutto da secoli di capitalismo assassino e rapace.

c) Il terzo obiettivo, quello inerente la GEOPOLITICA, consiste nell’Incentivare scambi commerciali inter-euroasiatici (Europa atlantica e centrale, NordAfrica, Mediterraneo, Russia, Cina, Est Europa e Asia).
Iniziare un processo di fuoriuscita dell’Italia dalla NATO, dal Trattato di Maastricht; promuovere una politica di alleanze verso Est e una politica di buon vicinato nel Mediterraneo – e qui dovrà essere affrontato di petto il problema di Israele -, ridiscutendo la ragion d’Essere della nuova Europa de-americanizzata, in cui è da mettere necessariamente in agenda l’allontanamento delle truppe militari americane o quelle legate al patto atlantico.
Per concludere tre cose vanno aggiunte:
1) Attenzione (molta attenzione!!) che la figura di Diego Fusaro non venga fatta oggetto delle attenzioni da parte del sistema – anche in forme sottili – come lo sono state le figure – ad esempio, tra le tante – di Fausto Bertinotti, Matteo Salvini e – soprattutto – quella del comico Beppe Grillo. E’ vero che Diego ha anticorpi molto più potenti di quelli dei tre personaggi sopracitati (e se non li avesse, CAPOSALDO ora non sarebbe qui in questa Sala..). E’ nostro dovere – però – fare molta attenzione, anche nei dettagli apparentemente più insignificanti.
2) VOX ITALIA – pur nella sua radicalità rivoluzionaria – deve naturalmente essere predisposta all’inclusività e al dialogo con i mondi dell’Associazionismo culturale, sportivo, del volontariato e del tempo libero, con il mondo sindacale, dei corpi intermedi produttivi (legati alla piccola e media imprenditoria), ai gruppi sensibili all’alimentazione sana e alla salute genuina, tutti mondi finora derisi o trattati come fenomeni pittoreschi (n.b.: è certo che bisogna distinguere le porcherie filosistematiche della New Age o del neo-spiritualismo da quella che è invece una seria spiritualità, è OVVIO..) ma in realtà, selezione permettendo, questi mondi possono contribuire – se ascoltati – a formare un pensiero e un’azione veramente critici e propositivi per un cambiamento epocale che deve essere la stella polare di VOX ITALIA.
3) VOX ITALIA non può presentarsi solamente come “partito keynesiano”. Lord Maynard Keynes è utile solo e soltanto in alcuni passaggi transitori e tattici. Per gli OBIETTIVI STRATEGICI è insufficiente – ALTAMENTE INSUFFICIENTE -. VOX ITALIA non è e non deve essere la versione italiana dell’ala sinistra del partito democratico statunitense. Prima di Keynes, ci sono almeno quindici pensatori ben più importanti a cui rivolgere il nostro sguardo. Non li citiamo noi. Li citerebbe Diego Fusaro. Con il solo Keynes, non si esce dalla Caverna di Platone, non c’è fuoriuscita dal Dispositivo tecnico planetario di Heidegger, non si percorre un cammino di emancipazione dall’Alienazione di Marx né – tantomeno – si evade dalla Gabbia d’acciaio di Weber.

Vi ringrazio per l’attenzione e ci auguriamo che CAPOSALDO Bergamo possa partecipare alla nascita di questo nuovo Movimento politico.
Paolo Emilio Bogni

GAZEBO IN VIA XX SETTEMBRE

Paolo Bogni Presidente di Caposaldo

Nel pomeriggio del 16 marzo 2019 siamo presenti in via XX settembre Bergamo, dalle ore 14:00 fino alle ore 18:00, per la promozione della conferenza “UNO SGUARDO SUL MONDO” che si terrà mercoledì 27 marzo 2019 presso auditorium liceo Mascheroni in via Borgo Santa Caterina n.13 Bergamo.

YEMEN, LA GUERRA DIMENTICATA

Venerdì 25 gennaio, ore 20.45 Sala Conferenze di via Mascagni 85, Bergamo Ingresso Libero e gratuito

A quasi quattro anni dall’inizio dell’aggressione allo Yemen, l’associazione Caposaldo vuole offrire un momento di approfondimento e comprensione di questo conflitto apparentemente così lontano, nello spazio e nei contenuti, e che in realtà ci riguarda molto da vicino. Perché, al di là delle motivazioni immediate, dietro il conflitto si nasconde come di consueto la longa manu dell’imperialismo e dell’interesse occidentale, mal celato in questo caso dal coinvolgimento diretto dell’Arabia Saudita e dagli immancabili “terroristi” manovrati da USA ed Europa. A offrire una panoramica della situazione Hanieh Tarkian, ricercatrice di studi strategici e geopolitici esperta delle questioni mediorientali che spiega: «Perché è necessario conoscere la situazione in Yemen? Perché la battaglia del popolo yemenita è anche la nostra battaglia? Il popolo yemenita, il più povero dei paesi arabi, entra nel quarto anno di aggressione da parte della coalizione a guida saudita, il più ricco dei paesi arabi, sarebbe tuttavia sbagliato limitare l’analisi del conflitto a meri interessi politici ed economici. Il conflitto yemenita è molto simile a quello siriano per diversi aspetti, entrambi i popoli stanno combattendo contro un nemico ideologicamente regressista, appoggiato tuttavia da un Occidente ideologicamente progressista, in realtà regressismo e progressismo sono due lati della stessa medaglia, per questo si appoggiano a vicenda. Gli yemeniti non vogliono nessuna di queste due ideologie, ecco perché la loro battaglia è anche la nostra. L’ideologia progressista e regressista sono come due lame di una forbice che distrugge tutto ciò che si ribella a loro.» Come disse il Profeta Maometto “La fede è yemenita, la saggezza è yemenita e io ho trovato il respiro del vostro Signore nello Yemen”

Presenta per Caposaldo Paolo Galante.

Evento Facebook: https://www.facebook.com/events/2032310703525019/

Ingresso come sempre libero e gratuito.

Hanieh Tarkian, prima italiana a completare il percorso di studi religiosi con un dottorato in Studi Islamici a Qom (Iran), attualmente il più importante centro di studi della tradizione islamica sciita, s’interessa anche di temi geopolitici e sta frequentando un Master in Relazioni Internazionali e Studi Strategici presso l’Università Pegaso.

Nata come coordinamento di movimenti e associazioni legati da una comune battaglia, l’associazione Caposaldo costituisce ora un’associazione che raccoglie le esperienze e le sensibilità personali di militanti di diverse provenienze. Scopo del movimento è la lotta contro il sistema capitalista e il Nuovo Ordine Mondiale con la messa in campo in particolare di momenti di controinformazione, volantinaggi e incontri di approfondimento. La varietà originale degli associati consente di trattare il tema da diverse prospettive, dall’economia alla politica, dalla spiritualità all’ecologia.

Simone Boscali Addetto Stampa e Comunciazione

www.caposaldo.org

Cell. 3314298972

VOTO INUTILE – VOTO DI CASTITA’

Il 4 marzo non votate!!!
VOTO INUTILE – VOTO DI CASTITA’
– Il 4 marzo stiamo a casa e disertiamo le urne elettorali

– Documento scritto da Paolo Bogni, Presidente di CAPOSALDO Bergamo –

 

CAPOSALDO Bergamo invita qualsiasi potenziale elettore a non votare e a sollecitare – condividendo questo Post – altri potenziali elettori (che non leggessero questo documento) a non presentarsi alle urne il 4 marzo 2018. L’idea che questo sistema disumano possa essere modificato dall’interno (entrismo elettoralista) è ormai fallito da decenni. Non prenderne atto, significa o essere politicamente stupidi o essere in malafede, oppure delle ingenue belle anime che non comprendono il significato della parola Politica. CAPOSALDO Bergamo invita il boicottaggio generale in merito alle elezioni di rinnovo dei due rami del Parlamento nazionale. CAPOSALDO Bergamo chiede a Voi trenta minuti del Vostro tempo per leggere questo lungo documento, perché non è possibile spiegare solo con rapidi e sintetici slogan le motivazioni del nostro invito alla diserzione elettorale. CAPOSALDO Bergamo espone anche quelle che sono le linee direttrici per potere (anche in un immediato futuro) creare insieme a Voi un Movimento politico che veramente meriti di rappresentare un Popolo in Parlamento. Le motivazioni e le controproposte – Divise in 4 PUNTI – sono le seguenti:

PUNTO 1) Tra le Liste che concorrono a portare in Senato o alla Camera i propri candidati manca decisamente una Lista (Movimento o Partito politico che sia) che effettivamente e realmente proponga una decisa svolta in merito all’attuale stato di cose (personali, sociali e comunitarie) tali per cui il voto avrebbe un senso veramente politico. Manca, cioè, un Movimento o Partito che esprima – anche solo lontanamente – un’analisi vera e convincente sull’attuale Epoca in cui viviamo, e che proponga – di conseguenza – una base programmatica che tenda al vero superamento di questo odierno, vergognoso e disumano stato di cose. Per semplicità, chiameremo questa base programmatica del NON ancora esistente MOVIMENTO POLITICO (che meriterebbe il VOTO) con il nome di SETTE SOVRANITA’. Manca, dunque – per essere ancora più precisi – un Soggetto politico che analizzi, al di là di ogni ragionevole incertezza, quella che è l’attuale Epoca Storico-sociale in cui è ubicata l’Italia, l’Europa e – per esteso – il mondo intero. Manca un Soggetto politico che rappresenti una Coscienza collettiva della Realtà complessiva attuale, cioè l’Epoca del CAPITALISMO ASSOLUTO. E’ inutile girarci intorno: o il voto va dato ad un eventuale Soggetto politico che si pone l’ESPLICITO OBIETTIVO di fuoriuscire dal Capitalismo Assoluto per entrare nella nuova Era di una Federazione di Comunità solidali (indicando CHIARAMENTE le SETTE SOVRANITA’ – che ora andremo a definire – da ripristinare e raggiungere), oppure le urne devono essere rese deserte! Una di queste Federazioni di Comunità solidali è la nostra Povera Italia, governata attualmente (o governabile in un prossimo disatroso futuro) da governi fantoccio (siano essi di centrodestra, centrosinistra, pentastellati, sinistro radicali, destro radicali, anime belle o quant’altro si presenti sull’ATTUALE palcoscenico..) e al servizio dell’imperialismo americano e rappresentata da un parlamento di oltre mille – tra deputati e senatori – oggettivamente servi e camerieri (siappur ben remunerati..) del suddetto imperialismo a sua volta strumento del capitalismo globale. Lunedì 5 marzo, stante il “rinnovo” della Camera e del Senato, con queste Liste “concorrenti” ci sarebbero altri mille servi e camerieri al servizio, pur con ruoli diversi (“maggioranza” e “opposizione”. In questo gioco di maschere ridicole da palcoscenico tragico, ci sarebbe da ridere se non ci fosse da piangere..). Non cambierà assolutamente nulla. E una persona intellettualmente onesta – anche “solo” di media razionalità – lo capirebbe. Tutte le Liste partecipanti sono in realtà uguali nella COARTAZIONE del sistema capitalista globale, siappure in versione plurale rispetto ai dettagli secondari delle loro proposte. Chi pensa (per indicare un solo esempio) che Salvini – fratello – e la Boldrini – sorella – siano veramente concorrenti, confrontino la loro eguale adesione all’imperialismo americano, al sionismo feroce e al sistema capitalista. Si dividono (sorella Boldrini e fratello Salvini) – al massimo – su quisquiglie secondarie e inutili. Anche noi andremmo a votare, come detto. Se ci fosse un Movimento politico che analizzasse la Totalità storico-sociale attuale (Epoca del Capitalismo Assoluto) e perseguisse – come scopo creativo – le seguenti SOVRANITA’ all’oggi totalmente mancanti e assenti nella nostra Italia (e in Europa, e nel mondo intero..). Queste Sovranità da realizzare (TUTTE INSIEME e non solo ALCUNE..), all’oggi assenti nel programma di tutti i soggetti “politici”, sono SETTE. Prima di procedere alla loro elencazione è doverosa però una premessa: trasversale a ognuna delle SETTE SOVRANITA’ che andremo a esporre, ci sta – però – un necessario LAVORO INTERIORE che ogni militante deve operare su di sé. La Rivoluzione, infatti, non si attua soltanto sulle Esteriorità mondane (Trattati, banche, multinazionali, parlamenti, governi, massoneria, gruppi riservati,..), ma – preliminarmente – dentro noi, attraverso una bonifica e un percorso di elevazione della nostra MATRICE SPIRITUALE, all’oggi soffocata, umiliata, annichilita e repressa. Interiormente dobbiamo agire per espellere il banchiere, il capitalista, il massone, il sionista e l’americanista che in ognuno di noi inconsciamente alberga. L’agitazione sconnessa di tanti (presunti) antagonisti alla vigilia delle elezioni del 4 marzo denota, infatti, una preoccupante confusione spirituale e un dominio (effettivo) dei propri ego individualistici che vanno tutto a vantaggio del sistema capitalista globale che a parole (solo a parole..) è in tal modo combattuto malissimo da questo ginepraio di (siappur volenterosi) confusi. Le SETTE SOVRANITA’ di cui ci dobbiamo integralmente riappropriare sono le seguenti: a) SOVRANITA’ POLITICA. Oggi siamo una Colonia degli Stati Uniti d’America e sopravviviamo all’interno del “protettorato” del Trattato di Maastricht e dalla dipendenza usuraia della BCE. Dobbiamo sottrarci dalle influenze dei primi e svincolarci dai secondi. b) SOVRANITA’ GEOPOLITICA (a cui è sussunta la Sovranità militare). In questa Sovranità si coniugano la vergognosa sottomissione militare alle basi straniere americane Nato e l’intromissione dell’imperialismo americano e delle potenze capitaliste globali in merito al coatto flusso migratorio di africani e asiatici sul suolo del nostro territorio nazionale e continentale, al fine di creare un meticciato che abbia il doppio scopo di annullare le identità culturali delle Comunità europee e per aumentare l’esercito industriale di riserva al servizio del sistema capitalista produttivo. c) SOVRANITA’ ECONOMICA. Le leggi di sviluppo del capitalismo produttivo rendono i nostri popoli e le nostre comunità sempre più soggette a precarietà esistenziali, lavorative e sociali. Il popolo è sempre più in sofferenza, stante l’aumento dei suicidi, licenziamenti, disoccupazione e impoverimento progressivo. La fascia della sofferenza popolare comprende i lavoratori salariati e dipendenti, i piccoli e medi imprenditori (che nel breve periodo tattico-transitorio andrebbero salvati), i commercianti, i liberi professionisti, i disoccupati, gli emarginati gravi e i disabili. Il sistema del capitalismo globale, inoltre, astutamente crea artificiali guerre tra questi gruppi di poveri al fine di tenerli divisi. Bisogna tendere ad un’Economia sociale e comunitaria. La nuova figura antropologica e sociale sarà quella dell’IMPRENDITORE SOCIALE E COMUNITARIO, espressione della collegialità dei mezzi di produzione. Dunque, bisognerà tendere all’abolizione della proprietà privata dei mezzi di produzione. Senza se e senza ma, siappure con una gradualità transitoria e tattica. Lo Stato, riappropriandosi di alcuni settori chiave dell’economia e rafforzando lo Stato sociale, sarebbe garante di questa transizione dal capitalismo alla nuova Economia Comunitaria. Il Capitale non ama le Patrie e le sta distruggendo. E chi ama le Patrie non può amare il Capitale. La proprietà privata dei mezzi di produzione – in concerto con l’altrettanto deleteria proprietà privata dell’emissione e del prestito della moneta a corso forzoso (Euro qui da noi, ma anche il Dollaro per i poveri cittadini americani) per chi non l’avesse ancora capito, è (sono) il motorino di avviamento dei processi di sviluppo disumani e vergognosi del Capitale. Quindi chi ama la Patria – e non vuole cadere in contraddizione – deve essere ipso facto ANTICAPITALISTA!! Anticapitalista finanziario e anticapitalista produttivo! Altrimenti è qualcos’altro, ma non un Antagonista a questo sistema di cose, anche se continua a dire “Amo la Patria..”, sia essa l’Italia o la Padania. d) SOVRANITA’ MONETARIA. Le leggi di sviluppo del capitalismo finanziario (più potente dello stesso capitalismo produttivo. Non abbiamo tempo, però, in questa sede per analizzare i motivi per i quali il banchiere è nettamente più potente dell’imprenditore capitalista produttivo) creano monete-debito e titoli borsistici che parassitano il già colpevole capitalismo produttivo (gli ambiti finanziario e produttivo sono aspetti però complementari e inscindibili dell’UNICO fenomeno capitalista). Bisogna tendere all’abolizione di qualsivoglia strumento finanziario e titolo borsistico e costituire monete realmente ed effettivamente sovrane (emesse e prestate solo ed esclusivamente dallo Stato), con l’abolizione delle banche centrali e la nazionalizzazione a costo zero di banche commerciali. Ripeto per chi non l’avesse capito: l’abolizione delle banche centrali (primo provvedimento) e la nazionalizzazione a costo zero di banche commerciali (secondo provvedimento). Un inciso necessario che spiega perché è INUTILE andare a votare le attuali Liste che pur chiacchierano (chiacchiere confuse..) di SOVRANITA’ MONETARIA. Per giungere ad una EFFETTIVA e REALE Sovranità Monetaria, una Comunità nazionale (o una Federazione di Comunità nazionali) deve procedere sia all’emissione diretta della MONETA (senza controvalori aurei e senza controvalori in Titoli di Stato), sia al prestito della MONETA a corso forzoso, in regime di TOTALE e ASSOLUTO MONOPOLIO!! E’ lo Stato che deve gestire la MONETA per conto del POPOLO, non soggetti parassiti privati, vale a dire l’intero sistema bancario globale. Per raggiungere questo scopo (repetita juvant numero due..), vanno abolite le banche centrali e nazionalizzate a costo zero le banche commerciali. Speriamo di esserci fatti capire. Tutto questo va legato, inoltre, alla messa fuorilegge delle Borse. In nessuna delle Liste “concorrenti” della tragicomica farsa elettorale del 4 marzo risulta delineata una SOVRANITA’ MONETARIA così intesa. Che è l’UNICA Sovranità monetaria reale ed effettiva. e) SOVRANITA’ ALIMENTARE. L’Italia deve riappropriarsi della propria alimentazione tradizionale (ricchissima e variegata) e mettere capo a un programma di maggior autosufficienza possibile in termini di approvvigionamento alimentare (e a tal scopo deve uscire dai Trattati WTO e CETA,..) e – soprattutto – eliminare ogni coltivazione OGM e acquisto dall’estero di queste porcherie. L’Italia deve rivitalizzare la cucina mediterranea, le vecchie trattorie, rinforzare aree di agriturismo e far rinascere i centri storici di paesi e città con luoghi accoglienti di sana e genuina ristorazione. Contemporaneamente, deve progressivamente abolire la presenza sul suolo italiano delle varie catene alimentari globaliste (Mc Donald’s, Burghy,..) da “fast food” che sono un cancro metabolico e un attacco anche alla nostra identità culturale. f) SOVRANITA’ SANITARIA. La Politica ha l’obbligo di vigilare sulla Salute e il Benessere (spirituale, psichico e fisico) di ogni persona e della Comunità. Oggi – nell’Epoca del capitalismo assoluto – ogni persona è obbligata a vivere a lungo (in sé elemento astrattamente positivo..) ma ad essere il più possibile malata cronica, vivendo in uno stato perenne di FARMACODIPENDENZA obbligatoria. All’interno della Farmacodipendenza vi è anche quell’odiosa istanza dell’obbligatorietà di vaccinazione di massa in età infantile da rigettare, così come da contrastare sono i fenomeni interni sia alla Geoingegneria che all’Ingegneria genetica, veri e propri attacchi alla nostra umanità, nei suoi aspetti di Coscienza, Fisico e Psiche. Non vanno dimenticate, inoltre, tutte le catastrofi ambientali ed ecologiche provocate in questi secoli dal sistema capitalista globale. g) SOVRANITA’ EDUCATIVA. Il discorso Educazione è lungo e tortuoso. L’Educazione è il fondamento per la rinascita spirituale, comunitaria e politica. L’Educazione è la via obbligatoria per realizzare integralmente l’Essere potenziale (e meraviglioso) della Natura umana. Il livello storico-mondano dell’Essere è l’Essere politico e comunitario (l’Essere sociale) che si sviluppa in quattro momenti ed è intorno ad essi che si costituisce una Polis che possa umanamente e veramente realizzare le Sette Sovranità. L’Essere sociale (estensione politica della Natura umana che veritativamente esprime se stessa alla massima potenzialità) si articola in quattro livelli espressivi. 1) L’Essere personale, dotato di bisogni singolari, sobri e creativi. 2) L’Essere famigliare, espressione della naturale e tradizionale fusione di genitori (madre femmina e donna, padre maschio e uomo) con figli. Rappresenta il primo momento etico che media il rapporto tra il singolo e la Comunità, declinando i bisogni essenziali, sobri e creativi al fine di promuovere la realizzazione delle vocazioni personali sia nell’interesse dell’evoluzione del singolo che, simultaneamente, nell’interesse della crescita della Comunità. 3) L’Essere culturale e professionale, che si forma e si sviluppa attraverso l’opera dei corpi sociali intermedi, siano essi interni alle unità produttive, siano essi legati all’associazionismo delle espressioni e delle passioni. E’ il momento etico della solidarietà comunitaria. E’ il momento in cui i bisogni essenziali, creativi, personali e sociali trovano la loro compiutezza – a misura della Natura umana – nella dimensione comunitaria. 4) Infine, l’Essere sociale e comunitario integrale, costituente lo Stato etico-politico, sintesi e garante comunitario dei Valori (unità, armonia, misura, ordine, bellezza e giustizia) fondanti la Comunità popolare e nazionale.
L’Educazione riguarda l’ambito coscienziale (già menzionato nel paragrafo f precedente) culturale e identitario. Le odierne Agenzie (dis)educative (Scuola – dall’Infanzia all’Università -, Informazione (carta stampata, televisione, internet,..), Intrattenimento (Sport, Cinematografia, Arte moderna..) sono nella grandissima parte in mano agli stessi che emettono e prestano moneta a strozzo, che sostengono un sistema di sfruttamento, che ci avvelenano con la farmacodipendenza, che ci riducono la coscienza con sistemi sofisticati elaborati dalla geoingegneria e dall’ingegneria genetica. Per invertire la tendenza (che rende le vittime complici dei carnefici) occorre ridefinire le Agenzie educative di base (Famiglia tradizionale, Scuola e Associazionismo) al fine di rivitalizzare una Matrice spirituale all’oggi soffocata e annichilita.
In conclusione a questo Punto 1, possiamo dire che si può e si deve votare solo se concorresse un MOVIMENTO POLITICO che proponesse queste SETTE SOVRANITA’ nell’ambito dei quattro momenti dell’Essere sociale in quanto espressione della vera (e non bestiale) Natura umana. Neanche lontanamente (ripeto: lontanamente!!) sullo scenario del 4 marzo vi è un Soggetto politico del genere. Quindi restatevene a casa che è l’unica cosa politicamente intelligente che potreste fare.

PUNTO 2) Tra le Liste (partiti o movimenti) degli apparentemente (ripeto: apparentemente) “meno peggio” che sono in lizza per le elezioni del 4 marzo 2018, vi sono qua e là – all’interno dei loro qualitativamente scarni e disarticolati programmi – momenti di analisi parziali anche accettabili (lotta allo sfruttamento e alle ingiustizie sociali, denuncia della moneta-debito, pericolo degli OGM, denuncia della precarietà, contrasto all’obbligatorietà della vaccinazione di massa infantile, rivendicazione identitarie politiche e culturali,..). Queste parzialità, però, non sono MAI connesse con la TOTALITA’ storico-sociale che è una e una sola: l’attuale epoca disumana, assassina e vergognosa (fondata sullo sfruttamento, sul parassitismo e sull’alienazione nichilista) denominata l’epoca del capitalismo assoluto. Siamo lontanissimi, perciò, dal ritenere che quei momenti parziali programmatici possano costituire un motivo plausibile per giustificare o anche solo scusare l’andata alle urne o la concessione del voto a contenitori che non hanno la benché minima capacità di esprimere una valutazione complessiva sull’attuale totalità storico-sociale. Facciamo una breve carrellata critica di alcune di queste Liste apparentemente “meno peggio”. La LEGA NORD rivendica un’autonomia politica e culturale (anche attraverso un modello federale) della Padania e – per esteso – dell’Italia, ma non dice nulla sulla presenza delle basi Nato americane nella Padania stessa e sui trattati economici ultraliberisti che rendono schiave anche le popolazioni del Nord d’Italia. Volere secedere da “Roma ladrona” ma rimanere servi di Washington padrona significa essere politicamente degli incapaci o dei non-politici. IL POPOLO DELLA FAMIGLIA ha a cuore le sorti (almeno così sostengono..) della bistrattatissima famiglia tradizionale ma non comprende assolutamente che il martirio di essa è causata da un’imposizione del sistema capitalista che – al contrario – ne vuole la distruzione (per motivi etici, contrastivi ad alcune attuali logiche di sviluppo capitalistico) e, al tempo stesso, promuove la nascita di famiglie “plurali” prive di eticità. La contraddizione (di gravità inaudita) vissuta da IL POPOLO DELLA FAMIGLIA s’incarna tragicamente nella inquietante figura del loro capo, l’ultracapitalista cattolico di sinistra Mario Adinolfi. Il MOVIMENTO CINQUE STELLE è la più vergognosa rappresentazione di come il sistema capitalista globale canalizzi e addomestichi il dissenso (riducendolo all’innocuità) all’interno di un contenitore (come quello pentastellato) che progressivamente si è allineato (che schifo!! E sia detto educatamente..) ai diktat dell’imperialismo americano, del sistema bancario globale e del sistema capitalista in genere. La triade Casaleggio-Grillo-Di Maio è l’emblema di come i poteri forti capitalisti riescano a rovesciare un potenziale movimento rivoluzionario in una forza potenziale di governo assolutamente al servizio del sistema e dei suoi luridi (sia detto cortesemente) interessi. SI AMO è una Lista di anime belle e generose che esprimono bonariamente una discreta gamma di obiezioni parziali ad un sistema da loro stessi ritenuto disumano ma del quale non ne colgono le strutture di fondo in quanto intuiscono che c’è un problema tra un BENE e un MALE. Ma che questo problema abbia come nome capitalismo non è per nulla inteso. Tutto è riconducibile – in termine di azione politica riferito a questo problema – sulla generica “buona volontà” e sulla “presa di coscienza”. Giusto. Ma intorno a quale TOTALITA’ agirebbero la buona volontà e la presa di coscienza? Boh! Mistero.. RIFONDAZIONE COMUNISTA (e in generale tutte le Liste legate alla sinistra più o meno radicale, di cui la “meno peggio” è la formazione di Marco Rizzo) pur ammettendo che l’analisi della Totalità storico-sociale è il necessario punto di partenza per qualsiasi persona politicamente capace di intendere e volere e che non mangi sassi a colazione, e pur comprendendo che questa Totalità infernale oggi si chiama capitalismo (non ha altri nomi la Totalità odierna. Mettiamoci il cuore in pace. L’assassino non è il maggiordomo complice – tasse, burocrazia, casta parlamentare, Bergoglio e la caritas, le ONG, il migrante, l’Isis e l’islamismo.. – ma il suo mandante, cioè il PADRONE della villa e di tutti noi: il sistema capitalista – massoneria, multinazionali, alta finanza, banche,..) e pur svolgendo incomplete ma importanti analisi sull’attuale Modo di produzione, oltre ad avere come base filosofica il solito sbagliatissimo marxismo materialista è, inoltre, colpevolmente appiattita e ingabbiata nelle trappole sovrastrutturali del dirittumanismo internazionale e sull’individualismo di genere (all’apice del quale vi è la tragicomica adesione all’omogenitorialità come momento di progresso sociale..!), vero e proprio cancro delle comunità. Rifondazione Comunista – e altre Liste similari rifacentesi al marxismo materialista – è anticapitalista rispetto alla struttura economica ed è tragicamente ultracapitalista (e di un brutto ultracapitalismo!) rispetto alle sovrastrutture. FORZA NUOVA e CASAPOUND si distinguono per la buona percezione dello stradominio del potere finanziario come causa prima del malessere sociale (materiale e spirituale) e per la distruzione dei Popoli e delle loro identità. S’impantanano, però, entrambe su proposte economiche neo-corporative (e la prima aggiungendo pure la dottrina sociale della Chiesa cattolica) che sono palesemente insufficienti per contrastare seriamente il sistema capitalista globale. Il problema, infatti, non si risolve conciliando capitale e lavoro, ma abolendo di netto il capitale!! Cerchiamo di capirlo una buona volta, perché siamo stanchi di ripeterlo. La nuova Comunità nazionale e solidale sarà solo lavoro (senza capitale) gestito politicamente – con moneta e finanza sovrana – in funzione del Benessere Comune. NON E’ DIFFICILE DA CAPIRE. In più, Forza Nuova insiste su una rinascita italiana all’insegna di un cristianesimo contrastivo rispetto ad una (inesistente) invasione islamica, proponendosi così come un’allieva (inconsapevole) americana delle assurde tesi di Huntington e della antiitaliana (americanista e sionista) signora Oriana Fallaci, a tutto vantaggio dell’imperialismo americano che – ideologicamente – promuove nelle proprie “province” (l’Europa è una sua provincia) lo specchietto delle allodole nazionaliste dello “Scontro di Civiltà”. Casapound, invece, sbanda clamorosamente (e altrettanto gravemente) su tesi filoamericane e filosioniste quando appoggia l’attuale governo filo-occidentale ucraino e antirusso. Perché le idee – in geopolitica – o le si hanno chiare oppure si è destinati a brancolare nel buio.

PUNTO 3) Gli antagonisti e i rivoluzionari, quelli che realmente ed effettivamente vogliono ristabilire e raggiungere quelle 7 SOVRANITA’ che abbiamo esposto e che rappresentano il requisito minimo per definirsi tale (antagonista e rivoluzionario), devono invece mordere il freno e non farsi ingenuamente sedurre dall’adrenalina egoica (è infatti – la loro – una questione fondamentalmente gestita da incontrollati ego individualistici..) della “campagna elettorale” che manda in visibilio gli utili idioti e i neo-capponi di manzoniana memoria che si recheranno alle urne il prossimo 4 marzo. Noi antagonisti (veri e sinceri) in questo momento storico abbiamo ALTRI compiti, che si riassumono in 3 principali modalità operative: A) INFORMARE, FORMARE e AUTO-FORMARE. Denunciare con conferenze, corsi di formazione, seminari, gazebo, manifestazioni o eventi culturali e politici, TUTTE le fenomenologie critiche riferite agli ambiti di POLITICA, GEOPOLITICA, ECONOMIA, MONETA, FINANZA, LAVORO, ECOLOGIA, GEOINGEGNERIA, INGEGNERIA GENETICA, SALUTE, ALIMENTAZIONE, SPIRITUALITA’, con l’obiettivo di CHIARIRE le Idee e progetti che un Movimento Politico complessivamente deve mettere in campo se vuole essere una Cosa seria e credibile. B) Creare sinergie sui Territori di nostra competenza (provincia e zone limitrofe) al fine di unire CELLULE (Associazioni di decine di persone) realmente creative e desiderose di un altro modo di vivere la Comunità, e quindi CONTRO e AL DI LA’ e AL DI FUORI del sistema capitalista che da secoli segna la nostra Epoca. Dall’ambito provinciale, intessere pazientemente legami per creare una Rete che unisca tutto il Territorio nazionale e non disdegnare nemmeno contatti a livello internazionale. Il punto di partenza, però, deve essere il proprio territorio di appartenenza. C) Verificare – permanentemente – l’esistenza dei presupposti (e promuoverli con forza!!) per la creazione di un MOVIMENTO POLITICO (che oggi non esiste!) che rappresenti una REALE ed EFFETTIVA Alternativa allo stato attuale di cose presenti, attraverso l’intersecazione tra i 4 Livelli dell’Essere sociale e comunitario (Persona, Famiglia Tradizionale, Corpi intermedi, Stato Etico-politico) e le 7 Sovranità (politica, geopolitica-militare, economica, monetaria-finanziaria, alimentare, sanitaria ed educativa-spirituale) da raggiungere e ripristinare.

PUNTO 4) Fino a quando non matura un MOVIMENTO POLITICO RIVOLUZIONARIO che intersechi la verticalità dei 4 momenti dell’Essere sociale e comunitario con l’orizzontalità programmatica delle 7 Sovranità da raggiungere, evitiamo VOTI INUTILI e sterili e privilegiamo – al contrario – il VOTO di CASTITA’. La Rivoluzione – bella e profumata – è infatti una Femmina particolarmente raffinata ed esigente. Ella richiede preliminari dolci, elettrici e di qualità! La Rivoluzione non ama coiti precoci. La Rivoluzione esige pazienza, classe, passione e stile. La Rivoluzione esige calore ed energia di lunga durata, non frenesia o corti circuiti. e’ Inutile e dannoso disperdere il Seme il 4 Marzo. Votare rappresenterebbe una rapida sveltina o un’inutile masturbazione. Sarebbe, dunque, una gravissima perdita di tempo e un’azione politicamente stupida.

 

PATRIA PALESTINA E OCCUPAZIONE ISRAELIANA

Mercoledì 15 novembre alle 20.45

presso la sala conferenze di Domus Orobica in via Mascagni 85 Bergamo

CAPOSALDO

offrirà un evento di spessore addirittura internazionale dal tema:

“Patria Palestina e occupazione israeliana – L’antisionismo non è antisemitismo”

Ospiti dagli Stati Uniti due rabbini del movimento ebraico antisionista, Yisroeld Dovi Weiss e Yeshayahe Rosenberg.

Parteciperà per Caposaldo Paolo Galante.

In collaborazione col Comitato per la Giornata Internazionale di al Quds (Gerusalemme)

IL VIDEO DELLA CONFERENZA:

Scuola sede di conoscenza non teatro di violenza!

Liceo Lussana – sabato 19 marzo 2016 – CAPOSALDO ospite dell’autogestione scolastica

 

di Paolo Bogni – presidente di Caposaldo

 

Dopo ben cinque mesi (Sabato mattina 19 marzo 2016 a Bergamo) dallo svolgimento del Corso interno alla Tre giorni di Autogestione del Liceo Scientifico Lussana dal Titolo “Social Network: libertà di comunicare o libertà di essere controllati?”, pubblichiamo il Video che riporta alcuni spezzoni filmati dell’incontro tra CAPOSALDO, l’Associazione Culturale che ha proposto quel Corso, e una quindicina tra studenti e insegnanti che hanno partecipato – quella mattina – al suo svolgimento durato circa un’ora e mezza. Il Video del Corso è però doverosamente introdotto da questo Articolo – firmato dal presidente dell’Associazione Culturale CAPOSALDO, di stanza a Bergamo – e intitolato con lo stesso slogan coniato, citato e ripetuto durante un’assemblea studentesca organizzata e svoltasi lo scorso venerdì 15 aprile in via XX Settembre 105. Quell’assemblea studentesca venne organizzata per denunciare atti di violenza avvenuti nella giornata del Corso (sabato 19 marzo) che gli studenti collegarono – indirettamente, ma stabilendo un nesso di causa ed effetto – con la realizzazione del Corso stesso. La necessità di questo Articolo introduttivo e preliminare è dovuta al fatto che – indirettamente legati e consequenziali a quel Corso sui Social Network – sono effettivamente derivati due fatti di gravissima violenza che non possono essere taciuti e vanno condannati senza se e senza ma, giusto per non usare una formula conosciuta nell’ambito dell’espressione di concetti che vogliono essere chiari, lindi, diretti e scevri da compromessi o possibili equivoci e contraddizioni. Quell’assemblea organizzata il 15 aprile da studenti bergamaschi di diverse scuole della Città ha però menzionato soltanto uno dei due atti di violenza di gravità inaudita indirettamente legati al Corso sui Social Network: quello che ha visto come vittima di un pestaggio la studentessa Elena (siamo risaliti al suo nome attraverso l’ascolto di una sua intervista a Radio Onda d’Urto, rilasciata alcuni giorni dopo l’accaduto). Un episodio ovviamente da condannare ma la cui responsabilità è da ricondurre esclusivamente nell’ambito del fatto violento, avvenuto ben dopo la fine del Corso e fuori dall’edificio scolastico in cui il Corso si è svolto, anche se legato ad una accesa discussione sulle tematiche proposte nel Corso. La stessa Elena – a cui va la nostra solidarietà – può testimoniare che all’interno del Corso il dibattito è stato civile e la discussione è stata corretta, dall’inizio alla fine. Gli spezzoni filmati del Corso lo provano. Quello che gli studenti – nell’assemblea del 15 aprile seguente – hanno però omesso è il secondo atto di inaudita e vergognosa violenza avvenuta a seguito dei fatti di quel giorno, una violenza non fisica ma altrettanto grave come quella subìta da Elena. La seconda violenza si è realizzata nella sequenza di falsità, stupidate, infamie, menzogne e calunnie di cui è stata fatta oggetto CAPOSALDO, l’Associazione che ha presentato il Corso sui Social Network con l’assoluta intenzione di portare un contributo al territorio della Città di Bergamo (in questo caso in una sua Scuola) nei termini di un dibattito culturale. Secondo i resoconti di due sigle presenti proprio su un Social Network (Facebook) che rispondono al nome di ALDO DICE 26 X 1 e di BG REPORT, CAPOSALDO sarebbe stato il “mandante morale” del picchiatore di Elena, o quantomeno CAPOSALDO sarebbe stato responsabile – così si legge tra le righe dei loro farneticanti e demenziali resoconti – di avere creato “oggettivamente” il terreno affinché qualcuno si sentisse legittimato o investito a picchiare una ragazza. E’ un’evidente falsità, perché CAPOSALDO ha nel suo mirino (critico) alta finanza e grande capitale e non certo una studentessa, tra l’altro pure lei antagonista verso il sistema attuale oggetto di analisi critica di CAPOSALDO stessa. In poche parole, una totale scemenza che dimostra l’assenza di intelligenza e di aderenza alla realtà da parte di chi ha redatto quei resoconti ignobili. Tra l’altro, questi pover’uomini, dietro le due sigle nascondono vergognosamente i loro nomi e i loro cognomi (provino a mettere nomi e cognomi, esattamente come li mettiamo noi..). C’è da chiedersi, a questo punto, chi sta dietro a queste due sigle da social network e chi dà loro l’ordine di infangare CAPOSALDO che, in quasi cinque anni, ha già realizzato in Bergamo – con il solo autofinanziamento. Perché noi siamo poveri ma dignitosi – oltre quaranta eventi tutti tesi alla messa in discussione dell’epoca attuale, quella del capitalismo assoluto, in cui  delineiamo una nostra teoria anticapitalista aggiornata e matura, che tiene conto di strumenti di lettura assenti nell’anticapitalismo parolaio, straccione, sterile e impotente (che in realtà è un effettivo ultracapitalismo..) che alberga nelle due sigle da social network che rivolgono a noi accuse di “mimetismo”, “intolleranza” e “razzismo”, quando è chiaro a tutti (tranne a loro, ovviamente) che CAPOSALDO agisce alla luce del sole rispettando le idee di tutti e onorando tutte le diversità.    

 

Video Lussana:

https://www.youtube.com/watch?v=DdOrWSNYM6k