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Politica


LA NOSTRA VISIONE POLITICA

di Simone Boscali

La sconfitta del sistema orwelliano che va progredendo passa necessariamente per una radicale rivoluzione della politica. La res publica, come dicevano i latini, ossia la cosa pubblica andrà riscoperta come tale e in chiave partecipativa ponendo fine a ogni equivoco sulle attuali forme di democrazia rappresentativa che in realtà mascherano quelle che sono dittature di fatto, tutte funzionali alla logica dello sfruttamento capitalista e a vantaggio del costituendo Nuovo Ordine Mondiale.

La nuova politica, che sarà strumento di un più vasto rinnovamento dell’uomo, sarà caratterizzata dall’adozione della Democrazia Diretta, ossia dalla partecipazione diretta dei cittadini alle istituzioni per evitare che le stesse siano segretamente inquinate da poteri occulti.

Lo strumento principale di questa democrazia reale sarà quello delle assemblee sovrane, riunioni di cittadini, tutti i cittadini – e non solo pochi votati – volontari e desiderosi di partecipare in prima persona alla gestione della cosa pubblica dopo aver sottoscritto un giusto patto di rispetto dei principi della nuova comunità sovrana. Un simile modo di operare la democrazia, per essere fattibile, andrà necessariamente a scapito delle grosse istituzioni sovranazionali (e della globalizzazione) e sarà incentrato sostanzialmente su limitate comunità locali.
Queste limiteranno il meccanismo della delega – revocabile in qualsiasi momento grazie allo stretto controllo popolare – al coordinamento della federazione delle varie comunità tra loro nel più ampio contesto nazionale.


ARTICOLI SECONDARI

Di seguito gli articoli inerenti l’area tematica Politica:

 

CDP, i soldi dei risparmiatori nella bocca del lupo

Matteo Renzi, pressato dalla lobby politico-giudiziaria e in conflitto con qualche loggia concorrente, cerca di uscire dall’impasse di mafia-capitale (così viene chiamato dalla stampa l’intreccio politico-affaristico che ruota attorno alle giunte capitoline, intreccio sempre esistito ma che in questo momento storico politico sembra enfatizzato ad arte per screditare ulteriormente la classe politia e in particolare Renzi) tirando fuori dal cilindro il solito asso, la Goldman Sachs, ebbene sì, la famigerata banca d’affari americana che ha sempre prestato nei momenti topici i suoi banchieri squali ai governi in difficoltà.

Dico prestato perché è risaputo che le porte della G.S. sono porte pieghevoli, si esce da una banca d’affari, si entra in qualche governo/istituzione internazionale di strozzinaggio per poi rientrare tranquillamente dalla banca dalla quale si è partiti e che si continua a servire.

Romano Prodi, Mario Draghi, Gianni Letta e Mario Monti ne sanno qualcosa: partivano dalla banca d’affari affermando di dover salvare il paese da qualche cosa e poi ritornavano alla base avendo sempre ben presente gli interessi usurai del gruppo. Infatti Draghi dal 2002 al 2005 è Vicepresidente Goldman Sachs; Monti dal 2005 al 2011 è membro del Goldman Sachs Global Market Institute; Prodi Consulente della medesima fino al ’95, Letta nel giugno 2007 è nominato Advisor G.S..

Oggi è il turno di Claudio Costamagna, già stretto collaboratore di Prodi nella svendita del patrimonio pubblico nella seconda metà degli anni ’90. Il Costamagna venne messo al vertice di CdP, per gestire questo snodo economico così importante.

Tre quarti del finanziamento di cui gode la cassa depositi proviene dalla raccolta di risparmio dgli sportelli di Poste Italiane, sotto forma di buoni fruttiferi e libretti. I soldi dei piccoli risparmiatori verranno gestiti dall’agente della G.S.. Molti sono i progetti strategici che ruotano intorno alla Cassa e le mani nelle nelle quali sono stati messi sono quelle delle peggiori e spietate lobby usuraie.

Grazie Renzi, per difenderti dagli attacchi da “logge altre” (vedi editoriale di Ferruccio de Bortoli ex direttore del Corriere: Il nemico allo specchio) non hai trovato niente di meglio che chiedere aiuto ad una delle più spietate e potenti organizzazioni di speculatori in circolazione, affidando i soldi dei piccoli risparmiatori nelle mani della banda criminal/finanziaria americana.

La sinistra bancaria colpisce ancora, indifferente agli interessi dei piccoli risparmiatori e del popolo italiano!!

di Andrea Farhat